Al 30 novembre 2021 sono 69.389 le asseverazioni prodotte con il superbonus del 110% per un totale di 11,9 miliardi di euro di investimenti attivati, dei quali 8,3 relativi a lavori già realizzati. 

Rispetto alla precedente rilevazione di fine ottobre la crescita del numero di asseverazioni è del +20,3% che si accompagna ad un aumento degli investimenti del +22,5% e della spesa effettivamente realizzata del ++23,0%. Rispetto al dato di fine agosto l’incremento è rispettivamente del +86,9% per le asseverazioni, del +109,9%% per gli investimenti e del 111,7% per il totale della spesa relativa ai lavori già realizzati.

La dinamica di crescita più interessante la presentano gli interventi sui condomini, che rappresentano il 14,9% del totale nelle asseverazioni, ma che in termini di investimenti sommano il 49,7% del totale, con una rendicontazione al 45,1%. Si tratta di 10.339 interventi, per un totale 5,9 miliardi di investimenti e 3,7 miliardi di spesa già realizzata, in aumento del 23,7% sul mese precedente e del 113,4% su agosto, con una crescita del 23,9% degli investimenti rispetto a fine ottobre e del 135% rispetto a fine agosto.

Gli edifici unifamiliari rappresentano il principale segmento tipologico per le asseverazioni, pari al 51,2% del totale, ma con il 31,5% degli investimenti e il 34,5% della spesa realizzata, mentre le unità immobiliari funzionalmente indipendenti rappresentano al 30 novembre 2021 il 33,9% delle asseverazioni, il 18,8% degli investimenti e il 20,4% della spesa realizzata.

Dal punto di vista territoriale la Lombardia rappresenta la regione con i valori assoluti più elevati, pari al 14,2% delle asseverazioni nazionali e il 15,3% di investimenti attivati, seguita dal Veneto con il 12,5% di asseverazioni e il 9,8% di investimenti. Terza regione è il Lazio con il 9,6% degli interventi e il 9,6% degli investimenti. 

Se in termini assoluti vince la Lombardia, in termini relativi pesando i dati sulla popolazione, ovvero sul numero di nuclei familiari, e sul numero di edifici condominiali, unifamiliari e sul totale delle abitazioni emergono dati molto interessanti. La regione con l’indice di intensità di utilizzo più elevato è il Veneto, con 4,14 interventi ogni 1.000 famiglie a fronte di una media nazionale di 2,65.

Ma se si diversificano le analisi per singoli ambiti emerge che per gli interventi nei condomini è la Basilicata a detenere il primato nazionale, con 10,53 interventi ogni 1.000 condomini, mentre nell’ambito degli interventi negli edifici unifamiliari rispetto ad una media nazionale di 5,43 interventi ogni 1.000 edifici è il Lazio, con 8,58 interventi, a detenere il record. Infine per gli interventi sulle unità immobiliari funzionalmente indipendenti, rispetto ad una media nazionale di 0,75 interventi ogni 1.000 abitazioni totali è ancora il Veneto a dominare la classifica con un indice di 1,76 interventi.

Sul fronte della spesa, il valore medio per intervento a livello nazionale è pari a 171.999 euro, che tuttavia diventa pari a 574.197 euro per gli interventi nei condomini, a 105.691 euro per gli interventi negli edifici unifamiliari e a 95.361 nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti.

Dal punto di vista complessivo la regione con la spesa media più elevata è la Basilicata con 274.294 euro per intervento. Nell’ambito degli interventi condominiali la spesa media più elevata è quella della Sardegna, con 841.284 euro per intervento. Per gli edifici unifamiliari la spesa media più elevata è quella del Molise, con 124.245 euro per singola unità unifamiliare, mentre nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti la spesa media più elevata è quella della Sardegna, con 112.812 euro per unità immobiliare.

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