Al 31 dicembre 2021 sono 95.715, le asseverazioni prodotte con il superbonus del 110% per un totale di 16,2 miliardi di euro di investimenti attivati, dei quali 11,2 relativi a lavori già realizzati. 

Rispetto alla precedente rilevazione di fine novembre la crescita del numero di asseverazioni è del +37,9%, che si accompagna ad un aumento degli investimenti del +35,8% e della spesa effettivamente realizzata del +35,1%. Rispetto al dato di fine agosto l’incremento è rispettivamente del +157,8% per le asseverazioni, del +185,0% per gli investimenti e del 185,9% per il totale della spesa relativa ai lavori già realizzati.

La dinamica di crescita più interessante a dicembre la presentano gli interventi sugli edifici unifamiliari, +40,5% le asseverazioni e +44,4% gli investimenti, con un valore complessivo di oltre 5,4 miliardi di euro, che rappresentano il 52,2% del totale nelle asseverazioni, ma che in termini di investimenti sommano il 33,5% del totale.

Complessivamente al 31 dicembre 2021 gli interventi nei condomini sono 14.330 per un totale 7,6 miliardi di investimenti e 4,9 miliardi di spesa già realizzata, in aumento del 38,6% sul mese precedente e del 195,8% rispetto al dato di agosto, con una crescita del 30,7% degli investimenti rispetto a fine novembre e del 192,7% rispetto a fine agosto.

Gli edifici unifamiliari rappresentano il principale segmento tipologico per le asseverazioni, pari al 52,2% del totale, ma con il 33,5% degli investimenti e il 33,6% della spesa realizzata, mentre le unità immobiliari funzionalmente indipendenti rappresentano al 31 dicembre 2021 il 32,8% delle asseverazioni, il 18,6% degli investimenti e il 20,3% della spesa realizzata.

Dal punto di vista territoriale la Lombardia rappresenta la regione con i valori assoluti più elevati, pari al 15,0% delle asseverazioni nazionali e il 16,2% di investimenti attivati, seguita dal Veneto con il 13,2% di asseverazioni e il 10,3% di investimenti. Terza regione è il Lazio con l’8,8% degli interventi e il 9,0% degli investimenti. 

Se in termini assoluti vince la Lombardia, in termini relativi – ovvero pesando i dati sulla popolazione, ovvero sul numero di nuclei familiari, e sul numero di edifici condominiali, unifamiliari e sul totale delle abitazioni – le classifiche cambiano. La regione con l’indice di intensità di utilizzo più elevato è il Veneto, con 6,03 interventi ogni 1.000 famiglie a fronte di una media nazionale di 3,65. 

Ma se si diversificano le analisi per singoli ambiti emerge che per gli interventi nei condomini è la Basilicata a detenere il primato nazionale, con 12,23 interventi ogni 1.000 condomini, seguita dal Trentino Alto Adige con 10,23, mentre nell’ambito degli interventi negli edifici unifamiliari rispetto ad una media nazionale di 7,63 interventi ogni 1.000 edifici è il Lazio, con 10,7 interventi, a detenere il record, ma con Emilia Romagna, Veneto e Lombardia sopra la soglia di 10 intervento ogni 1.000 unità unifamiliari. Infine per gli interventi sulle unità immobiliari funzionalmente indipendenti, rispetto ad una media nazionale di 1,01 interventi ogni 1.000 abitazioni totali è ancora il Veneto a dominare la classifica con un indice di 2,41 interventi.

Sul fronte della spesa, il valore medio per intervento a livello nazionale è pari a 169.285 euro, che tuttavia diventa pari a 541.405 euro per gli interventi nei condomini, a 108.602 euro per gli interventi negli edifici unifamiliari e a 96.076 nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti. 

Dal punto di vista complessivo la regione con la spesa media più elevata è la Basilicata con 270 mila euro circa per intervento, seguita da Abruzzo con 222 mila e Trentino Alto Adige con 219 mila. Nell’ambito degli interventi condominiali la spesa media più elevata è quella della Sardegna, con 865 mila euro per intervento. Per gli edifici unifamiliari la spesa media più elevata è quella del Molise, con 123 mila euro per singola unità unifamiliare, mentre nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti la spesa media più elevata è quella della Basilicata, con 114 mila euro per unità immobiliare.

Condividi questo articolo su: